Anche se le etichette con codici a barre avranno ancora lunga vita, si stanno affacciando sul mercato sempre più prepotentemente le "Etichette intelligenti" o Smart Tag.
In sostanza si tratta di etichette che hanno al loro interno un micro chip ed utilizzano la tecnologia RFID, acronimo di Radio Frequency Identification che si può tradurre in Identificazione a radio frequenza.
Questa tecnologia, sviluppata durante la seconda guerra mondiale, permette alle etichette, dotate di un dispositivo di trasmissione e di un’antenna, di comunicare a distanza il proprio numero identificativo oltre ad eventuali altri parametri.
Esistono due tipi di dispositivi RFID: attivi e passivi.
Quelli di tipo attivo, come il Telepass utilizzato sulle nostre autostrade, hanno al loro interno una batteria e arrivano a coprire distanze superiori a 100 metri.
Gli RFID di tipo passivo, invece, hanno un raggio di copertura al max di 1,5 metri, ma per funzionare non hanno bisogno di pile e possono arrivare ad avere dimensioni inferiori al millimetro.
E’ facile immaginare come un dispositivo così piccolo si possa inglobare in qualsiasi tipo di supporto. Una maggiore affidabilità in lettura, la possibilità di lettura simultanea di più etichette, la lettura di etichette anche se coperte da un involucro, la possibilità di riscrivere il codice e la possibilità di implementare contemporaneamente anche applicazioni antitaccheggio sono solo alcuni dei vantaggi di questa tecnologia rispetto a quella dei codici a barre.
Al momento l’unico svantaggio è rappresentato dal costo di produzione che attualmente si aggira intorno ai 15 centesimi per etichetta, ma è in costante diminuzione.
Per approfondimenti sulla tecnologia http://it.wikipedia.org/wiki/RFID
Autore
Raffaele Donatiello
Supplies Specialist
Consulente della SNAP dal 2000, mi occupo della gestione dei clienti e del ...