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Il dl 266/04 consente alle aziende una maggiore dimestichezza con le norme

La proroga servirà per la compilazione del Dps La proroga della redazione del Documento programmatico sulla sicurezza al 30 giugno 2005 dà fiato alle imprese. Che però sono chiamate ad approfittare dei tempi più lunghi a disposizione per prepararsi meglio alla nuova normativa. L'articolo 6 del decreto legge 266 del 9 novembre 2004 (proroga o differimento di termini previsti da disposizioni legislative) ha sortito, infatti, il sospirato effetto calmante da tanti auspicato. Il rinvio della redazione del Dps al prossimo 30 giugno 2005 ha placato gli animi e ha indotto molti a spostare carte e software che avevano monopolizzato le scrivanie per l'implacabile count-down partito per la compilazione del Documento programmatico entro la fine dell'anno. La modifica dei termini stabiliti dall'articolo 180 del codice della privacy ha così involontariamente innescato meccanismi psicologici che spaziano da un sostanziale rilassamento a un atteggiamento di disinteresse per la materia, fino ad arrivare, nei casi estremi, al non voler credere che l'obbligo possa mai entrare in vigore. Chi confida in un progressivo rimbalzo dei termini verso l'eternità sbaglia, perchè (come la legge dice e come il garante non ha esitato a ribadire nel tempo) non si tratta di un nuovo adempimento destinato a rimanere intatto nell'infrangibile cellophane delle proroghe.

Italia Oggi - U. Rapetto - art. pag. 11



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