| Tiziana Colucci

Il giorno 27 Dicembre scade il termine per il versamento dell’acconto IVA. Tale importo sarà detratto dal versamento Iva da effettuare entro il 16 Gennaio (per i versamenti mensili) e entro il 16 Marzo (per i versamenti trimestrali).

Il calcolo dell’acconto può essere effettuato alternativamente in base a tre diversi metodi di calcolo dell’acconto iva:  storico,  previsionale ed analitico

Nel caso in cui si debbano affrontare problemi di liquidità, cosa abbastanza probabile in questo periodo, vale la pena scegliere una delle le tre opzioni anche in base a considerazioni di opportunità finanziaria.

Il metodo storico, più semplice da applicare - 88% del debito risultante dalla liquidazione Iva di dicembre 2010 (per i contribuenti mensili) oppure dalla dichiarazione annuale relativa al 2010 (per i contribuenti trimestrali) - è meno oneroso nel caso in cui il volume di affari del 2011 sia sostanzialmente uguale a quello del 2010, in quanto si basa sulla vecchia aliquota del 20 %.

Nel caso invece, si sia registrata una diminuzione del volume di affari tra i due esercizi, può risultare più conveniente uno degli altri due metodi (previsionale o analitico). Approssimativamente si può stimare un esborso minore in presenza di una diminuzione delle operazioni con aliquota standard di almeno il 5%, valore che rende preponderante l’effetto della diminuzione dell’imponibile rispetto a quello dell’aumento della aliquota stessa.

Si tenga però presente che il metodo previsionale prevede una sanzione amministrativa del 30% nel caso di carente versamento d’imposta dovuto ad errate previsioni; pertanto va utilizzato solo se la stima delle fatture attive e passive da emettere e ricevere entro il 31.12.2011 potrà essere piuttosto precisa.

 



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