| Nicola Marotti

 

Abbiamo affrontato in precedenza l'importanza di gestire delle pagine di approdo per le proprie campagne banner ma una volta che abbiamo convinto un visitatore a navigare sul nostro sito non sarebbe meglio avere con lui un rapporto più diretto?

L'unico vero modo, in barba ai social network sempre più imperanti, è l'utilizzo della cara e vecchia email; non esiste contatto più diretto per far conoscere i propri prodotti e promozioni di una email ben fatta; ma a chi indirizzarla?

In questo caso ci vengono in aiuto le squeeze pages, pagine pubblicitarie costruite con lo scopo di convincere il nostro visitatore a fornirci il suo indirizzo email.

Una squeeze page è qualcosa di più di un invito a registrarsi ad una newsletter: normalmente viene presentato come una occasione unica ed imperdibile per ricevere un vantaggio. Una buona squeeze page deve effettivamente rappresentare un vantaggio per chi vorrà fornirci il modo di colloquiare con lui.

Una squeeze page è dunque il miglior modo per ampliare il proprio portafoglio contatti ed ampliare i profitti del “email marketing”, ovvero il marketing diretto effettuato via email.

Ma come deve essere una squeeze page di successo?

  • Deve avere una headline convincente, che attiri l’attenzione del visitatore e lo spinga a continuare la lettura.
  • Offrire una ricompensa interessante: maggiore sarà la ricompensa e/o il vantaggio ottenuto sottoscrivendo il modulo di registrazione e maggiori saranno le probabilità di conversione. Un extra sconto, materiale pubblicitario, estensioni di garanzia sono gli argomenti più convincenti.
  • Andare dritti al punto: una squeeze page non deve essere prolissa. Deve contenere il solo testo necessario a spiegare esaurientemente i vantaggi che si acquisiscono. L’utilizzo di elementi puntati può dare maggiore incisività al messaggio
  • Rassicurare chi sottoscrive: indipendentemente dagli obblighi di legge è necessario che chi sottoscrive sia rassicurato che i suoi dati saranno trattati con riguardo e non andranno ad affollare le liste spam in circolazione.
  • Diversa da un questionario: nome ed email. Non spaventiamo chi deve compilare la form di registrazione con molti campi. Se questi sono necessari per accedere successivamente ad una area riservata potranno essere richiesti successivamente, magari fornendo via email delle credenziali provvisorie.

Una volta che abbiamo incrementato il nostro portafoglio contatti non ci resta che organizzare una buona campagna di “email marketing”.



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