Presentato il Codice per le ex Centrali rischi in vigore dal 2005 Il "popolo delle rate" può contare su maggiori diritti. Ieri il Garante della privacy ha presentato il codice deontologico di quelle che finora erano definite "centrali rischi" e che d'ora in poi saranno chiamate Sic (Sistema di informazioni creditizie), ovvero le banche dati private consultate da istituti di credito e finanziarie per valutare se chi chiede un prestito o un mutuo è un buono o un cattivo pagatore. Il codice, che attende la pubblicazione sulla 'Gazzetta Ufficiale', diventerà operativo dal primo gennaio 2005. Privacy compromessa. La stesura del codice non è stata, come ha spiegato il presidente dell'Authority, Stefano Rodotà, semplice. Intanto, si è trattato di mettere attorno a un tavolo i rappresentanti delle banche, delle finanziarie, delle associazioni di tutela dei consumatori. Soprattutto, si è dovuto trovare un accordo su questioni delicate: il tempo di conservazione dei dati personali di chi chiede un prestito, il modo per metterlo al corrente dell'uso di quei dati (è vietata, per esempio, ogni finalità di marketing), il riconoscimento del diritto a essere informato prima che il suo nome sia iscritto tra i cattivi pagatori (banche e finanziarie dovranno adottare un modello unico di informativa), la decisione su quali notizie registrare (sono stati esclusi quelli sulle bollette e sulle carte telefoniche e ogni dato sensibile), la necessità di fornire ai cittadini un modo per verificare l'esattezza delle informazioni contenute nei Sic e, in caso di errori, correggerle.
Il Sole 24 Ore - A. Cherchi - art. pag. 24