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Oggi il sì del Consiglio dei ministri. L'e-mail diventa certificata. In altre parole, si potranno spedire messaggi di posta elettronica avendo la sicurezza che il destinatario li ha ricevuti. Come accade quando si invia una raccomandata con ricevuta di ritorno. La novità è contenuta in un Dpr, messo a punto dal ministero dell'Innovazione, che oggi torna al Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva, dopo che a marzo dello scorso anno aveva ricevuto il primo sì di Palazzo Chigi e dopo aver ottenuto i vari pareri: Conferenza unificata, Consiglio di Stato, commissioni parlamentari, ministeri interessati. La catena della trasmissione. Potranno scambiarsi le e-mail certificate sia i privati, sia le pubbliche amministrazioni, sia i primi e le seconde. A fare da garanti dell'avvenuta consegna dell'e-mail saranno i gestori di posta, che dovranno iscriversi in un elenco ad hoc tenuto dal Cnipa. Lo potranno fare a condizione di possedere alcuni requisiti, tra cui un capitale sociale interamente versato non inferiore a un milione di euro. Il passaggio dal mittente al destinatario del messaggio funzionerà in questo modo: il primo spedirà l'e-mail al proprio gestore di posta, il quale, una volta che l'avrà acquisita, comunicherà al mittente l'avvenuto ricevimento e rilascerà un'apposita ricevuta (elettronica, ovviamente). A questo punto possono presentarsi due casi: se il gestore del mittente è lo stesso del destinatario, l'operatore invierà il messaggio a destinazione e informerà il mittente dell'avvenuta consegna. Se, invece, i due gestori sono diversi, il primo inoltrerà il messaggio all'operatore del destinatario, il quale lo dirotterà a destinazione. Una volta accertato che l'email è arrivata, il gestore del destinatario informerà il mittente e rilascerà la relativa ricevuta.

Il Sole 24 ore - A. Cherchi - art. pag. 29



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