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Per la privacy si profila un doppio slittamento Il decreto legge "milleproroghe", che è stato varato la settimana scorsa dal Consiglio dei ministri, è ancora disperso. Il provvedimento, infatti, risulta inviato al dipartimento Affari giuridici per la correzione di alcune incongruenze rilevate nella bozza presentata al Consiglio dei ministri. Bisognerà, perciò, aspettare ancora almeno qualche giorno per vedere il testo definitivo del Dl e per la sua pubblicazione in 'Gazzetta Ufficiale'. Non prima, comunque, di metà della prossima settimana. Un ritardo, questo, che lascia in sospeso molti operatori, in attesa di capire se gli adempimenti per i quali è stato annunciato un rinvio saranno realmente prorogati. Il decreto contiene, infatti, misure che riguarderanno tra l'altro privacy, codice della strada e servizio civile. Privacy. Una seconda proroga: è quella che incasserà chi deve mettere in atto le misure di sicurezza necessarie a blindare le banche dati. Le protezioni previste dal Codice della privacy avrebbero dovuto essere approntate entro fine 2004 (si tratta già di una proroga, la scadenza originaria era il 30 giugno 2004), mentre ora si può aspettare fino a giugno del prossimo anno. Lo slittamento interessa tutte le nuove misure minime di protezione introdotte dal Codice ma, in particolare il documento programmatico sulla sicurezza. La portata del Dps, infatti, è stata ampliata: ora l'obbligo è che coinvolge tutti i soggetti pubblici e privati riguarda i trattamenti di dati sensibili e giudiziari effettuati con strumenti elettronici, mentre in passato era limitato agli elaboratori accessibili mediante una rete di telecomunicazioni disponibili al pubblico.

Il Sole 24 Ore - A. Che e An. Cr. - sabato 6 - art. pag. 27



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